venerdì 27 maggio 2011

Chi di forchetta colpisce...

...di forchetta perisce (non esageriamo).
Tre giorni di virus intestinale possono bastare. Il dottore dice: mangiare meno, bere tanto, meno sale, più acqua, meno questo più quell'altro. L'equazione appena descitta tra parentesi a forma di enterogermine e tachipirine e altre ine di varia specie.
A questo punto mi chiedo se quello che riteniamo essere l'organismo più evoluto (cioè noi) sia una balla o una speculazione scientifica.
Come può un essere diversi milioni di volte più piccolo di noi rallentare, offuscare, confondere, sedare un essere talmente evoluto.
Che poi "evoluto"...solo in un senso squisitamente evoluzionistico. Basta guardare le trasmissioni (senza offesa per la categoria) per casalinghe (e ammalati di virus in attesa di giudizio) che le varie reti propinano la mattina, per rendersi conto che milioni di anni sono serviti solo alla posizione eretta. Molto meglio quando il cervello era più vicino al suolo.
Almeno si sentiva il profumo dell'erba e i sensi (quelli veri) erano all'erta.
Mah.
Poi, nel post-delirio da reclusione a casa mi viene da fare un'osservazione anche sui virus informatici. Ci avete mai pensato che quando il nostro PC ne becca uno cadiamo in uno stato di simil-depressione (molto soft s'intende) che ci avvilisce, ci butta a terra e ci lascia senza forze? Il mio è un delirio lo so, ma qualcuno ha scoperto qualcosa di interessante che appena finite di leggere il post vi invito a scoprire al link seguente:


http://hardwaregadget.blogosfere.it/2010/04/usa-scoperto-un-virus-per-pc-che-si-trasmette-alluomo-e-allarme.html



Per una questione di buon gusto non vi parlo di ricette. Mi sembra dissonante, so che capirete.
Però un consiglio per una buona visione ve lo voglio dare: la trilogia di Fantozzi.
Un personaggio comicità la quale potrà sembrarci un pò demodè questo è vero, ma che fornisce vari spunti di riflessione sulla condizione del nostro tempo. Il come eravamo prima di arrivare al come stiamo.
E come stiamo? 
Io adesso molto meglio, grazie!

Au revoir Shoshanna!

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